Nelle nostre città iper-moderne, tecnologiche ed affollatissime, passiamo buona parte della nostra giornata nel traffico, a pregare che la fila scorra veloce per poter arrivare in tempo a lavoro o tornare finalmente a casa dopo una giornata stressante.
In auto magari accendiamo la radio per tenerci compagnia, ma l’unico suono onnipresente in sottofondo è quello stizzito dei clacson, quasi che facendo rumore la fila scorresse più velocemente.
Uno strumento senza dubbio utile, pensato per segnalare un possibile pericoli a pedoni ed altri automobilisti, ma troppo spesso abusato ed usato senza un fine se non quello di contribuire all’inquinamento acustico.
Ma quando è stato inventato il clacson?
Registrato nel 1908 dall’inventore statunitense Miller Reese Hutchinson, il brevetto venne rilevato poi dall’azienda Klaxon di Newark che incominciò a commercializzarlo nel 1914.
Fu un successo immediato: all’indomani della prima guerra mondiale la Klaxon forniva il suo dispositivo a circa il 90% delle case automobilistiche statunitensi e al 75% di quelle europee.
E come si può facilmente intuire, nei decenni successivi ed ancora oggi il dispositivo è identificato e conosciuto con il nome dell’azienda che lo rese celebre.